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mercoledì 5 dicembre 2012

cos'è lo Zircone? Zircone VS Cubic Zirconia

cos'è quella pietra trasparente e brillante che viene montata nella maggior parte dei gioielli di bigiotteria e in molti gioielli in oro?
il termine che di solito viene utilizzato sia dai venditori che dagli acquirenti è "Zircone".


niente di più sbagliato!!!
questo termine genera errore e confusione perchè non solo esso ha un suo nome proprio specifico, ma anche perchè lo "Zircone" è una gemma naturale che poco a che vedere con questo cristallo.

il nome specifico di questa pietra è Cubic Zirconia. essa  è una pietra completamente artificiale, è stata creata in laboratorio e non ha nessuna caratteristica simile a nessun altra pietra naturale.

è stato creato le prime volte il laboratorio verso la fine del '800 ma ha cominciato ad essere prodotto attorno agli anni '60.

è possibile produrre cristalli di CZ di tutte le dimensioni e di tutti i colori, la varietà trasparente è quella più usata perchè rassomiglia molto al diamante, ed essendo di gran lunga più economico lo sostituisce negli articoli di gioielleria che possono essere di più alla portata di tutti.

gli elementi a favore di questa pietra sono: 

  • limpidezza, essendo creata in laboratorio non ha inclusioni interne che ne possano inquinare la bellezza.
  • se tagliato con un taglio brillante, riflette la luce in maniera molto simile al diamante naturale.
  • prezzo, il costo di produzione è basso. chiunque può permettersi un gioiello in CZ.
  • resistenza, rispetto allo Zircone naturale, al vetro, e ad altre gemme trasparenti che imitano il diamante ha una durezza abbastanza alta (8,5 Mohs scale), che lo fa resistere abbastanza bene a graffi e urti.
di contro abbiamo:
  • è una pietra resistente ma non può durare per sempre. la sua resistenza può essere limitata dall'usura di un uso quotidiano. il diamante naturale è il simbolo per eccellenza dell'amore perchè mantiene la sua bellezza per sempre; un CZ indossato ogni giorno è più soggetto a urti e graffi e col passare del tempo può sfaldarsi lungo la congiunzione delle faccette e diventare di aspetto più opaco.
  • anche se la sua brillantezza è molto bella, e simile a quella del diamante naturale, messo a confronto anche un occhio poco esperto può notare e percepire un aspetto un po' artificioso, anche se non sa spiegarsi il motivo.
  • di certo un CZ non è il regalo indicato se volete donare qualcosa di unico. un diamante è un pezzo di storia creato da madre natura e che al suo interno ha delle caratteristiche uniche che raccontano un pò di passato; il CZ è creato in serie e di pezzi uguali ce ne sono miliardi , tutti identici.

Zircone
torniamo allo Zircone naturale.
al giorno d'oggi è un po' improbabile che venga esposto nelle gioiellerie, ma in passato è stato uno dei protagonisti più importanti dei gioielli che volessero imitare i più costosi, montati con diamanti veri.

nasce in tantissimi colori naturali, ma quelli più richiesti erano in azzurro e trasparente (che meglio imitava i brillanti).

non ha particolari inclusioni visibili ad occhio nudo. Non è molto dura, sulla scala di Mohs ha una durezza di 6.5 - 7.5, il che richiede una particolare cura e attenzione nel maneggiarla. 



ma se abbiamo davanti un gioiello e non siamo sicuri della pietra che vi è incastonata, come è possibile capire se è uno Zircone o CZ o Diamante?
bene, oserviamo la nostra pietra, dopo averla accuratamente pulita con acqua tiepida e sapone neutro:
Zircone
  1. controlliamo in diverse direzioni, lo Zircone è una gemma birifrangente, quindi il rflesso delle linee delle faccette e le eventuali inclusioni appariranno sdoppiate. CZ e Diamante sono monorifrangenti.
  2. verifichiamo se la superficie della gemme e le linee di congiunzione delle faccette sono ancora perfette o se presentano graffi, usure e abrasioni; il diamante è la gemma naturale più dura del mondo, è molto improbable che venga graffiata da altri materiali, Zircone e CZ sono relativamente teneri e quindi più predisposti ad usura.
  3. cercate  inclusioni  e impurità, esse sono tipiche delle gemme naturali e ogni gemma ha le sue caratteristiche peculiari e delle sue specifiche inclusioni.
  4. se la pietra è smontata pesatela, il peso specifico del CZ è molto più alto di quello del diamante, su delle tabelle è possibile controllare a quale peso corrisponde un determinato diametro della pietra, quindi ad un confronto è molto facile soprire che gemma abbiamo davanti.
  5. provate a mettere a testa in giù la pietra su un giornale, se vi leggete facilmente attraverso avete davanti un CZ. il Diamante non lo permette.
  6. un test che non è possibile fare a casa è quello della conducibilità termica; molte gioielleria hanno adottato da tempo l'utilizzo del diamond tester, un dispositivo che testa la conducibilità termica delle gemme ed è tarato per risultare positivo solo con i diamanti.



Cubic Zirconia
Se vi accingete ad acquistare un gioiello e volete essere sicuri sulle pietre che ivi sono montate. chiedete chiarezza al rivenditore ed eventualmente fatevi firmare una garanzia di autenticità, state attenti se il negoziante usa impropriamente il termine Zircone per riferirsi al sintetico Cubic Zirconia, magari lo farà ingenuamente per consuetudine, ma questo errore causa incoprensioni e confusione sui clienti.


Se invece è vostro intento acquistare un gioiello con diamanti, quando le pietre sono superiori ai 0,30ct vi consiglio di richiedere di far accompagnare l'oggetto da un certificato redatto da un laboratorio gemmologico indipendente che ve ne garentisce la qualità.

domenica 4 novembre 2012

Tormalina


Molto probabilmente, la tormalina è stata usata per secoli in gioielleria perché confusa con altre gemme preziose. Per esempio, nel 15° sec in Brasile è stato scoperto un deposito di tormaline verdi che i portoghesi credevano essere smeraldo.

Fortunatamente nel tardo 18° secolo la tormalina ha trovato una sua identità  grazie al lavoro di gemmologi che hanno scritto delle proprietà di questa gemma.
Il nome proviene dal Singalese “toramalli”, che significa gemme miste.
Si forma in tantissimi colori, anzi ha la più grande varietà di colori di tutte le gemme naturali. Ha molte tonalità di circa tutte le tinte. E molto spesso presenta colori che sono praticamente impossibili da trovare in altre gemme naturali.


Alcuni colori hanno un loro nome commerciale proprio:
Rubellite


Rubellite: in toni che vanno dal rosa al rosso porpora, come il rubino.

Paraiba
Paraiba: prende il nome dalla miniera dove è trovato, il colore è un azzurro violaceo molto acceso.




Tormalina Cocomero


Tormalina cocomero: tormalina bicolore, rosa al centro e verde nei bordi.
Indicolite
Indicolite: dal colore blu-violaceo.
Tormalina policroma: presenta più di un colore, con differenti combinazioni, i più comuni sono rosa e verde. Queste concentrazioni cromatiche avvengono quando gli elementi chimici che causano il colore cambiano durante la formazione del cristallo.
Di solito il cristallo presenta una forma allungata, il che spinge i tagliatori a preferire sempre dei tagli allungati. La forma più comune è quella rettangolare.
Pleocroismo visibile al dicroscopio
Quando il cristallo viene trovato in perfette condizioni e naturalmente ben formato, non viene tagliato, per i collezionisti avrà più valore di una gemma finita.
La tormalina è un minerale pleocroico: il che significa che cambiando l’angolazione in cui viene vista, il colore appare diverso, di solito un colore è qualche tono più scuro dell’altro.
I tagliatori devono prestare molta attenzione al pleocroismo, a lavoro finito la gemma deve presentare il suo colore migliore dalla visione frontale.
probabilmente il brasile è il principale produttore di tormaline del mondo. Uno dei suoi prodotti è la rubellite, il nome commerciale della tormalina rosso-rosa.
Nel 1989, una tormalina dal raro colore azzurro è stata trovata nello stato di Paraiba, il colore era  così raro e piacevole che divenne subito la gemma più apprezzata sul mercato.
Cromo Tormalina
Quando l’elemento chimico che causa il colore della tormalina è il cromo, la gemma è chiamata cromo tormalina. Il colore di questi cristalli varia dal verde bluastro al verde giallastro. Come per la paraiba, anche questa varietà è relativamente nuova sul mercato,  ha cominciato ad apparire le prime volte alla fine degli anni 60.
cat's eye 
Se la pietra ha delle inclusioni ad ago ed è tagliata appropriatamente, la gemma può mostrare il fenomeno del gatteggiamento: le inclusioni riflettono la luce come una linea luminosa che ricorda l’occhio di un gatto.
I due trattamenti più usati sulla tormalina sono riscaldamento e irradiamento. Non sono mai usati per cambiare il colore della gemma, ma di solito solo per migliorare e risaltare il colore originale. Per esempio, molte paraiba sono trattate per rimuovere i sottotoni grigi e far emergere un azzurro spettacolare. Di solito questi trattamenti sono stabili e non rilevabili.
La tormalina è un materiale piezoelettrico come il quarzo, è possibile trovare i suoi cristalli nei materiali che compongono accendini, piastre per capelli o orologi.

lunedì 1 ottobre 2012

Topazio


Topazio

Sin dall’antichità il topazio ha fatto parte di molte culture per il mondo, anche con diversi significati.




cristallo di topazio
Gli antichi greci credevano che indossarlo potesse rendere più forti. Durante l’era rinascimentale si credeva potesse rompere malefici e incantesimi, e in India, per secoli, la pietra è stata indossata vicino al cuore affinché essa potesse donare una lunga vita.
Negli stati uniti è la pietra del mese di Novembre assieme al Citrino, e viene usata come talismano per il segno zodiacale del sagittario.
Alcune ricerche fanno risalire l’origine del nome al termine sanscrito “tupaz” che significa fuoco; altri studiosi, invece, credono che esso risalga dall’antico nome dell’isola di san Giovanni nel mar Rosso, un tempo chiamata Topazios, nella quale c’era una grande abbondanza di una varietà di olivina, per molto tempo confusa col Topazio.

Topazio Imperiale
Topazio Sherry
Da sempre il topazio è stato associato col colore giallo, di conseguenza tutte le gemme gialle erano topazi. Oggi, però, sappiamo che essa può formarsi in un ampia gamma di colori naturali tra i quali rosa, rosso, arancione, giallo, viola, verde e blu, e può essere anche trasparente.
Quando la gemma viene trovata colore arancio-pesca viene comunemente chiamata topazio Imperiale.
Ma se il suo colore è tra il giallo e l’arancione è chiamata topazio prezioso
Nelle tonalità del giallo marroncino è chiamato topazio sherry, come il nome del liquore.


topazio azzurro
Il cristallo del topazio si presenta in una forma allungata, ecco il motivo per cui molto spesso viene tagliata ad ovale, goccia o taglio smeraldo. Alcuni colori sono disponibili sempre negli stessi tagli, ma ci possono essere delle differenze nelle dimensioni da colore a colore.
È facile che venga trovato di color trasparente, ma dei trattamenti posso portarlo al colore azzurro. Le gemme azzurre naturali sono molto rare. A partire dagli anni ’70  l’utilizzo di questi trattamenti a portato sul mercato un ampia quantità di gemme dal colore uniforme, che esaudiva la domanda dei gioiellieri.

Il trattamento più utilizzato è il riscaldamento, da solo o in combinazione con l’irradiamento.


Di solito, gemme gialle vengono riscaldate per ottenere il colore rosa, e quelle trasparenti vengono riscaldate e irradiate per avere una bella tonalità azzurra.
Ovviamente il colore finale dipende sempre dal livello di tonalità e saturazione del colore originario.
Sulla scala di Mohs la sua durezza è 8, perfetta per della gioielleria che può essere indossata ogni giorno. Ma state attenti lo stesso, anche se è una gemma dura, la sua tenacità è bassa, potrebbe sfaldarsi alla sua base.

La miniera più importante al mondo è quella in Brasile, nell’area di Ouro Preto. Dal medioevo sino al XIX sec, il prezzo per il topazio era abbastanza alto, finche non vennero scoperte le miniere in Brasile.
Altre miniere sono in Pakistan e Sri Lanka.
Il cristallo di topazio può formarsi anche in dimensioni notevoli, due esempi famosi sono esposti a New York (di 300kg) e uno a Firenze (150kg).
Molto spesso viene confuso con il citrino e il quarzo Fumè, dei sostituti molto economici, il colore è molto simile ma il topazio ha un sottotono molto più caldo. Poiché molto spesso viene scambiato per i suoi sostituti, molta gente rimane sorpresa di vedere un topazio venduto a prezzi costosi, il Citrino è talmente comune che è molto facile trovare una bella pietra di grandi dimensioni con un budget ridotto, il topazio è di gran lunga più raro.

È importante sapere che il topazio può cambiare colore con l’aumentare della temperatura e con l’esposizione a radiazioni, ma non vi preoccupate di indossare i vostri gioielli in estate, il calore dovrebbe superare i 400°C per potere vedere qualche cambiamento. Ma se in ogni caso volete riavere indietro il colore originale, basta esporre la pietra ai raggi UV.
topazio trattato
È un po’ improbabile trovare sul mercato un topazio sintetico, in alcuni laboratori sono stati creati alcuni esemplari ma solo per motivi di ricerca; in realtà è molto più comune che venga sostituito con altre gemme naturali e più economiche come quarzo, spinello, ma anche vetro,spinello sintetico e zaffiro sintetico.

venerdì 29 giugno 2012

Giada: Giadeite e Nefrite


Una gemma che per millenni ha acquisito un grande significato culturale soprattutto in Asia.

È da sempre stata fonte di ispirazione non soltanto per artefatti artistici o ornamentali, ma anche a livello religioso e spirituale. In Asia, ma soprattutto in Cina, la giada ha avuto una lunga tradizione, sia nella creazioni di artefatti artistici che nell’utilizzo di armi. Archeologi hanno trovato manufatti in giada antichi fino a 7000 anni fa.


Di solito quando la giada viene nominata si pensa subito ad una pietra verde, quello che non tutti sanno è che il termine “giada” viene usato genericamente per indicare due tipi distinti di minerali: Giadeite e Nefrite. Sono molto diversi tra loro, ma entrambi teneri abbastanza per essere lavorati con facilità e allo stesso tempo molto tenaci, cioè resistenti agli urti.


A livello chimico giadeite e nefrite sono molto diverse, appartengono a due distinte specie minerali.
La giadeite ha un valore commerciale di gran lungo più alto. I tre fattori più importanti che incidono sul suo valore sono: colore, trasparenza e struttura.






Anche se tutti associano la giada al colore verde, in realtà essa può presentarsi naturalmente in diversi colori, giallo rosso arancione bianco marrone grigio nero e lavanda, che tra questi è il più popolare. Ovviamente il colore verde è quello con la più alta richiesta sul mercato, e quello più apprezzato è un verde intenso senza discromie grigie e ben uniforme, noto come verde imperiale, ma è molto raro.

Il colore verde è dato dalla presenza del cromo, lo stesso elemento che causa il verde degli smeraldi.
Di solito la giadeite nera viene scolpita e intagliata, ma dagli anni 2000 le giade nere del Guatemala hanno cominciato ad essere utilizzate anche su gioielli.
Giadeite Arancione

Giada Imperiale Verde


Giada Bianca

Giada Nera








Giada Lavanda



Ovviamente, le giade che presentano un colore meno uniforme non sono molto richieste sul mercato, e queste di solito vengono intagliate per statue, suppellettili o anche gioielleria economica.













In base alla sua qualità, la trasparenza della giada varia da semitrasparente (quella più desiderata) ad opaca.

La sua struttura può variare dalla più fine alla più grossolana ed è causata dalla sua struttura cristallina, la quale contribuisce pure alla sua eccezionale tenacità. Ed è proprio per questo che molto spesso viene intagliata come braccali o anelli in pezzi unici, altre gemme difficilmente si prestano a questi tipi di lavorazione.
bracciale in giada


È molto comune l’uso di trattamenti per aumentare la bellezza della giadeite: quello più comune è il rivestimento in cera per rendere la superficie più lucida e riempire le eventuali venature. Gli altri trattamenti consistono nello sbianca mento o colorazione della giadeite per rendere il colore più uniforme e di una tonalità più desiderata sul mercato.


Le principali risorse di giadeite si trovano in diverse parti del mondo: la qualità più bella proviene dallo stato del Myanmar; il Guatemala è oggi un importante risorsa di giadeite nera, e poi Russia e California.

La Nefrite viene comunemente chiamata giada, proprio come la giadeite, ma a parte essere due minerali completamente diversi, essa è molto più comune e quindi ha dei costi relativamente inferiori. Ha dei colori un po’ meno affascinanti rispetto alla giadeite, di solito sono anche più scuri, meno uniformi e con bassa saturazione.


Nefrite grezza







È molto più raro vedere la nefrite nelle gioiellerie, è più facile che essa venga utilizzata per sculture ed oggetti intagliati per uso comune.
Anche in questo caso le risorse di nefrite sono diverse nel mondo, le più importanti sono Cina, Canada e Nuova Zelanda.

Serpentino scolpito





State attenti, poiché gemma molto richiesta, è molto facile che venga sostituita con altre pietre simulanti, che magari hanno un colore molto simile all’originale, ma oltre a questo non possiede nessun altra qualità della giada. I più comuni in gioielleria sono il crisoprasio (varietà del calcedonio) e il granato verde; mentre invece nell’intaglio è abbastanza popolare il Serpentino, detto anche “giada coreana”.

sabato 19 maggio 2012

Ambra



l'Ambra appartiene al gruppo delle gemme organiche, quelle gemme che vengono prodotte da degli organismi viventi (in questo caso vegetali) durante dei processi biologici. È resina di un tipo di conifera ormai estinta, che molto probabilmente ne produceva in grandi quantità. Col passare del tempo questa resina di è indurita ed è stagionata trattenendo al suo interno tutto quello che aveva inglobato quando ancora molle stava nelle varie fessure della corteccia o delle rocce attorno.
Per essere chiamata Ambra, la resina deve essere non più giovane di almeno un milione di anni!!


il suo uso come gemma ornamentale risale a più di 13.000 anni fa, soprattutto nel Nord Europa, ma ha avuto (e ha tutt'ora) utilizzi anche in altri contesti quali medicina, prodotti di cosmetica e profumi.


È relativamente tenera e di solito tiepida al tatto, poichè non è un minerale non ha una struttura cristallina, infatti è una gemma amorfa (senza-forma). È molto facile da lavorare, molto spesso gli artigiani si dilettano in intagli complessi che a volte sono delle vere e proprie opere d'arte.









Le varietà cambiano di poco tra i vari giacimenti. Il colore è molto simile a quello del miele, quella più comune è gialla o arancione, ma quella di maggior pregio è rossa trasparente. Di solito sono abbastanza trasparenti, si intravedono facilmente tutte le eventuali inclusioni, ma non sono rare quelle con un aspetto un po nebuloso, che però vengono abbellite con dei trattamenti che le rendono più limpide.


Quello che più di tutto rende famosa l’ambra è il tipo di inclusioni che la caratterizzano. In se, l'ambra non è una gemma molto costosa, anzi è una delle più economiche; a meno che non si verifichi il caso che in essa ci siano intrappolati dei piccoli animaletti preistorici che oggi sono estinti.
Poiché nasce come materiale molle ed appiccicoso, poteva capitare a qualche sventurato insetto o animale di piccole dimensioni, di rimanere intrappolato assieme a foglie o altri elementi vegetali. Oggi questi "ospiti" sono dei veri e propri reperti che aiutano gli scienziati a scoprire qualcosa di più sul nostro passato e sull'ambiente dove esse si sono formate.

Per l’unicità dell’oggetto, le ambre che contengono inclusioni fossili detengono sul mercato un prezzo di gran lunga più alto di quelle limpide e senza inclusioni.

La principale sorgente di Ambra al mondo si trova a Nord Europa,nella regione del Mar Baltico. Le passate ere geologiche hanno modificato la geografia del terreno ma ha trattenuto in se ciò che poteva essere rimasto da quelle preistoriche conifere che hanno prodotto queste resine speciali. Ogni volta che si verifica in mare un’erosione del suolo che riporta alla luce delle gemme, esse andranno naturalmente in superficie, per via del peso specifico dell'ambra.  talmente basso da farla galleggiare in acqua salata. Una volta a galla vengono trasportate dalle onde verso le più vicine spiagge dove è possibile raccoglierle anche personalmente. 
In altre parti del mondo l'Ambra viene estratta tramite scavi in miniere all'aperto. Le altre principali risorse di ambra nel mondo sono: Repubblica Dominicana, al momento la più importante, Messico e anche in Italia, in Sicilia, dove prende il nome di Simetite in quanto ritrovata alla foce del fiume Simeto in provincia di Catania.
In quanto resina presenta sia una durezza che una tenacità molto bassa, quindi anche se usata per gioielleria giornaliera è consigliabile averne attenzione. È molto sensibile al calore, brucia a basse temperature emanando un gradevole odore, infatti viene spesso utilizzato come aroma per incenso.



IMPORTANTE: diffidate da chi vi vuole vendere delle gemme spacciandole per ambre vere, e per provarvi la loro veridicità passa la fiamma dell'accendino sotto la pietra per farvi vedere che non brucia!!! mi è capitato di vederlo fatto più volte da dei venditori ambulanti, e molta gente ci casca! se fosse veramente ambra non solo si brucerebbe subito, ma sarebbe anche irrimediabilmente rovinata!

sun spangles dentro l'ambra
È molto comune l’uso di trattamenti per migliorarne l’aspetto, di solito i più comuni sono il riempimento ad olio per aumentarne la limpidezza e il riscaldamento che serve per schiarire le ambre di tonalità scura. Col riscaldamento si generano delle particolari inclusioni dette in inglese sun spangles.






Come imitazioni possiamo trovare diversi tipi, sia naturali che artificiali. Quello naturale più comune è il Copale, che è una resina naturale e stagionata ma un po' più giovane dell'ambra, cioè non ha ancora un milione di anni. 
Come imitazioni artificiali quella più usata è la plastica, in quanto è il materiale che più di tutti assomiglia all'ambra in moltissimi aspetti; le uniche due cose che le differenziano sono i tipi di inclusioni e il loro peso specifico: la plastica ha una densità appena più alta che quindi la fa affondare se immersa in acqua salata.
Ambroide con all'interno un ramoscello di ulivo e api.
se fosse vera ambra, questo tipo di inclusioni la renderebbero
di valore inestimabile
Un oggetto che molto comunemente viene trovato nelle gioiellerie è l’Ambroide: tanti piccoli pezzi di ambra vengono riscaldati e uniti insieme tramite una forte pressione, creando cosi non solo una gemma di grandi dimensioni, ma anche un'ambra che risulti positiva a tutti i test di laboratorio; non fatevi ingannare però, in genere questo trucchetto viene smascherato subito da una veloce occhiata alla lente, tra pietra e pietra di solito i formano delle piccole bollicine d'aria che rimangono intrappolate in mezzo!
                                                                                                                                         

martedì 8 maggio 2012

il Diamante


I diamanti sono i migliori amici delle donne ma quando si tratta di acquistarli le cose si fanno un po’ più complicate, specialmente per chi non è addetto ai lavori e ha paura di prendere delle cantonate.

L’errore più comune che si fa in questi casi è quello di affidarsi a dei grandi nomi con la convinzione che questo possa rassicurali della buona qualità del prodotto, col piccolo sospetto però di pagare una cifra che superi il valore reale dell’oggetto in sé.
L’idea di partenza non è sbagliata nella sua totalità, affidarsi ad un nome conosciuto, magari da un gioielliere di fiducia, può darci una certa sicurezza, anche perché di solito questi oggetti vengono accompagnati da un documento della casa madre che ne garantisce l’autenticità ma non, attenzione, la QUALITA’.
Se volete essere sicuri dell’effettiva qualità della gemma che volete acquistare è bene controllare (qualora ci sia) il certificato di qualità, che deve essere fatto da un laboratorio di analisi gemmologiche indipendente, cioè che non abbia nessun collegamento con la ditta che vi sta vendendo la pietra.
La scelta di un gioiello con un grande nome deve essere giustificato solo dal desiderio di avere proprio quell’oggetto, che magari appartiene ad una collezione speciale, o che è stato disegnato da un artista d’eccezione, perché in nessun caso esso avrà un prezzo che rispecchi il vero costo delle materie prime che lo compongono.
Al giorno d’oggi è possibile fare degli acquisti sicuri grazie all’utilizzo di semplici strumenti che devono però essere accompagnati da una minima conoscenza di base della materia.
Per quanto riguarda i Diamanti le cose da sapere, per fortuna, non sono tantissime.
La qualità del Diamante è data da un insieme di 4 fattori principali che, combinati insieme, determinano un effettivo valore di mercato. Nei certificati di qualità questi fattori sono espressi chiaramente e seguono dei criteri internazionalmente riconosciuti.

1: PESO – non è un mistero che un diamante più grande (più pesante) ha un valore più alto rispetto a quello più piccolo. Questo perché è più difficile trovare pietre più grandi e per molti le dimensioni sono la cosa che più conta! Il Carato è l’unità di misura delle gemme; un carato equivale ad 1/5 di grammo, ed è diviso in 100 punti. Quindi, quando sentite parlare, ad esempio, di pietra da 20 punti, la pietra in questione peserà 0,20 carati.



2: PUREZZA – essendo una gemma naturale, è normale che al suo interno si possano trovare delle impurità; ce ne sono di vario tipo, le più comuni sono bianche o piccoli carboncini neri. In una pietra va bene che ci siano delle piccole impurità, l’importante è che queste non siano visibili ad occhio nudo. In base al numero e all’entità di queste impurità, la gemma viene classificata secondo una scala di valori che va dal IF (Internally Flawless), che significa perfetta internamente, fino al I3, che è il terzo grado di inclusione, dove le impurità e le imperfezioni sono talmente tante che la pietra rischia pure nella sua durabilità.



3: COLORE – al contrario di quello che molti pensano, i diamanti non nascono tutti bianchi, anzi è molto più raro trovarli bianchi che non con qualche piccola sfumatura di colore. I colori più comuni sono giallo, arancione, marrone e a volte anche grigio. Sui certificati il colore viene classificato con delle lettere dell’alfabeto dalla D alla Z, in base all’effettiva quantità di colore che è possibile vedere in un ambiente neutro. D rappresenta il massimo della trasparenza, dal colore H si comincia a vedere una leggera colorazione che va ad aumentare fino ad arrivare al colore Z, dove già il colore ha raggiunto un’intensità di saturazione tale da potere essere catalogato come colore fantasia (fancy). 


Al di fuori di questa classificazione ci sono tanti altri bellissimi colori che, per via della loro rarità, costituiscono un mercato a parte per amatori e collezionisti: blu, verde, rosa, rosso e nero, che di solito viene usato nella gioielleria da uomo.





4: TAGLIO – è sicuramente il fattore più importante perché è quello che veramente fa sprigionare tutta la brillantezza della gemma. Il taglio classico rotondo è quello chiamato Brillante; è stato studiato in maniera tale da salvare dal grezzo più peso possibile e, se rispettate tutte le proporzioni, da riflettere la luce in maniera impeccabile.

Oltre a questo tipo di taglio ne esistono tanti altri che di solito vengono fatti sia per mantenere la maggior parte di peso dal grezzo, che per essere montati in gioielli con design particolare.




C’è ancora un altro fattore, a mio avviso molto importante, che di solito non viene mai menzionato dai gioiellieri, ma che si trova comunque nei certificati. La FLUORESCENZA: una pietra con alta fluorescenza può, a volte, rivelare un aspetto di tipo “oleoso” e che addirittura mostra fluorescenza anche alla luce diretta del sole (che contiene in se dei raggi ultravioletti). È quindi preferibile avere una pietra con una fluorescenza assente o perlomeno bassa.












A partire dalla lettura di questi fattori, che devono essere scritti sul certificato di qualità, chiunque può sentirsi rassicurato sull’effettivo valore del proprio acquisto; anche perché è sempre possibile vedere su dei listini di prezzo internazionali qual è il valore approssimativo di quella pietra con quelle determinate caratteristiche!

In questo modo il diamante può diventare non solo l’acquisto ideale per un anello di fidanzamento, ma anche per un investimento sicuro nel tempo.

Quando un diamante viene fatto certificare gli viene conferito un numero di report (una specie di numero di targa) unico in tutto il mondo, che gli viene inciso al laser sulla cintura. Con questo numero la propria pietra viene registrata per sempre ed in tutto il mondo nei registri on-line di quel laboratorio, che ne garantisce la qualità per sempre!