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martedì 2 giugno 2015

Malachite

La Malachite è una gemma opaca dal colore verde.Cristallizza nel sistema monoclino.




 Il nome deriva dal greco MALAKHE’, che significa malva, della quale ha il colore delle foglie. La sua particolarità è quella di avere delle striature curve o circolari in varie tonalità di verde, da chiaro a più scuro. Il colore è dato da uno dei suoi principali componenti, il rame, e in passato veniva trovata in giacimenti vicini a questo metallo. 
Grazie al verde che la contraddistingue, è la gemma simbolo della speranza, amore e fede nel futuro.





Sulla scala di Mohs ha una durezza di circa 3 e mezzo e, poiché è facile che venga trovata in blocchi di grandi dimensioni, molto spesso viene intagliata e lavorata per ottenerne oggetti, lastre e colonnine.
Ha una tenacità abbastanza bassa, infatti richiede una particolare attenzione nella cura. Può essere rovinata da agenti chimici con una evidente solubilità negli acidi, ed è particolarmente sensibile a calore e acqua calda.





In passato la principale fonte di malachite erano i Monti Urali, ma le moderne risorse vengono dall’Africa, Australia e Stati Uniti. I campioni migliori derivano da Shaba, Kenia.






Non è raro che si trovi insieme ad Azzurrite.








In natura si trova in ammassi microcristallini costituiti da aghetti finissimi. Il termine scientifico esatto che descrive la sua forma naturale è Botroidale, che si riferisce ai suoi noduli irregolari con accrescimento a strati concentrici, i quali, una volta tagliati, mostrano il disegno a strisce che la caratterizza.




Storicamente, è stata sempre una gemma popolare sin dagli antichi Greci e romani; che la usavano per ornamenti e intagli che possiamo ammirare anche oggi.I latini la associavano a Venere, credevano che potesse unire gli innamorati ma anche consolare chi avesse perso la persona amate.  Veniva usata anche come amuleto per difendere il portatore dai pericoli e soprattutto per difendere i bambini, sin dai tempi di Solino si suggeriva di metterla direttamente nella culla del neonato, o addirittura poggiata sul ventre delle donne per favorirne concepimento e parto.  Secondo credenze antiche poteva essere polverizzata e sciolta nel latte per aiutare i cardiopatici, oppure amalgamata al miele e applicata sulle ferite per favorirne la cicatrizzazione.


Poiché nel 18esimo secolo ricchi giacimenti vennero trovati in Russia, il minerale divenne la pietra ornamentale preferita dalla corte dello Zar. Un esempio di questo sono le grandi colonne della chiesa di S. Isacco a Leningrado.






La Malachite è considerata una gemma semi-preziosa ed è forse per questo che non ne è stata creata mai una versione sintetica, ma sul mercato ci sono tante altre alternative più economiche, come plastica, vetro o agata colorata.

L’unico tipo di trattamento che viene applicato per migliorarne l’aspetto è l’impregnatura con oli minerali per rendere la superficie più lucida e liscia.