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mercoledì 16 ottobre 2013

Rubino


Bellini: Madonna con Bambino
Il nome Rubino proviene dal latino Ruber, che significa “Rosso”. Gli europei nel medioevo indossavano il rubino per avere successo in amore, ricchezza e salute. 

Corindone - Rubino
Per via del suo colore è da sempre stata associata alla passione, amore e bellezza. È la pietra più conosciuta e amata del mondo.
 È la pietra più importante nel mercato delle gemme di colore nonché la varietà rossa del Corindone.





La qualità del rubino è determinata da diversi fattori, il più importante è il colore. Il rubino migliore ha un colore rosso vivido con una leggera sfumatura porpora.
 Nella sua forma più pura, il corindone è perfettamente incolore, ma se alcune tracce di microelementi si intrappolano nella struttura cristallina, il minerale può cambiare di colore.
 Nel caso dei rubini, il microelemento che causa il colore rosso è il Cromo. La saturazione del colore dipende dalla quantità di cromo presente nel Corindone. Poiché il Cromo causa anche fluorescenza, un buon Rubino deve anche avere nella propria composizione anche tracce di Ferro, che inibisce la fluorescenza.
fluorescenza ai raggi UV
 
  
Sulla scala di Mohs la sua durezza è 9, è il minerale più duro del mondo dopo il diamante.




Storicamente i rubini del miglior colore provengono dalle miniere Birmane, che è descritto come “sangue di piccione”. Anche se l’origine del Rubino è importante per garantirne la qualità, non solo il Myanmar produce gemme di alta qualità, ogni risorsa di rubini può produrre pietre di alta e bassa qualità.


Le principali risorse di Rubini sono in Asia: Myanmar, Tailandia,Sri Lanka, Cambogia e Pakistan.
 
Ci sono miniere anche in Africa: Madagascar, Kenia, Malawi e Tanzania.



I Rubini naturali presentano di solito delle inclusioni, e di solito è anche difficile trovarne di grandi dimensioni. È molto raro vedere rubini limpidi e in misure eccezionali. L’ambiente in cui il rubino si forma rende difficile la crescita del cristallo.

Le cose cambiano invece per lo zaffiro, il fratello del rubino, la pietra blu è più facile trovarla in grandi dimensioni e poco inclusa.
I trattamenti per migliorare l’aspetto dei rubini sono ampiamente usati, il trattamento termico è adesso talmente utilizzato che è largamente accettato nel mercato, anzi, a meno che non è specificato in un certificato, si da per certo che tutte le gemme sono state trattate in questa maniera. Il calore ha molteplici benefici sulla gemma, agisce sia sul colore che sulla purezza. Cancella ogni sfumatura di marrone, che ne abbassa la qualità, per fare risaltare il Rosso, e allo stesso tempo diminuisce la visibilità di alcune inclusioni. Altri tipi di trattamenti, meno accettati dal mercato, sono la tintura e l’impregnatura.


Rubino stellato
È possibile vedere nelle gioiellerie una varietà rara chiamata Rubino Stellato, il fenomeno chiamato Asterismo, è causato da delle inclusioni a forma di ago, se la pietra è tagliata a cabochon la luce viene riflessa mostrando una stella a 6 punte. Queste gemme sono molto ricercate dai collezionisti e detengono un prezzo molto alto.


Sia il Rubino che il Rubino stellato sono le pietre di nascita del mese di Luglio.


 


Il rubino è stato uno dei primi minerali ad essere stato imitato, sia con materiali sintetici che naturali. L’imitatore più usato è il vetro; altri materiali sono: lo spinello rosso, il granato, Cubic Zirconia e il corindone colorato.


Spinello Rosso


CZ - Cubic Zirconia
granato








Alla fine del 19° sec, alcuni scienziati hanno introdotto nel mercato il Rubino interamente creato in laboratorio. Hanno trovato diversi modi per ricreare tramite dei procedimenti controllati ciò che madre natura fa in milioni di anni. I procedimenti sono relativamente veloci e poco costosi. Questi rubini sintetici sono adesso largamente utilizzati, economici e si presentano molto belli a degli occhi poco esperti. Ma non vi preoccupate, ogni gemmologo ha le conoscenze necessarie per distinguere tra naturale e sintetico, se volete comprare un gioiello con Rubino, richiedete sempre che le pietre siano certificate.

sabato 23 febbraio 2013

la Turchese


La turchese è una delle gemme più antiche. Scavi archeologici hanno  rivelato che i reali egiziani hanno indossato gioielli in turchese sin dal 5500 a.C.   I cinesi la lavorano da più di 3000 anni ed è la gemma simbolo nazionale del Tibet. È considerata una pietra che garantisce salute, fortuna e protezione dal maligno.




Nelle tribù native americane del sud-ovest America era utilizzata come mezzo di scambio, oltre che come gioielli per gli amuleti. Gli Apache credevano che la turchese aumentasse l’infallibilità dei guerrieri.









Il nome “turchese” viene dall’espressione francese pierre turques, cioè pietra dei turchi, perché la tradizione vuole che la gemma sia arrivata per la prima volta in Europa dalle miniere turche.  In realtà, già Plinio il vecchio  ne aveva parlato chiamandola kallaina, ovvero bella pietra, sottolineandone non solo la bellezza ma anche la sua facile alterazione a contatto con sostanze acide o profumi. All’epoca, infatti, la pietra non era conosciuta nel sul bel colore azzurro, ma nel verde in cui si trasforma dopo essersi ossidata per il contatto con degli agenti esterni.
La gemma può essere da traslucida a opaca,e ha un colore azzurro inconfondibile. Non sempre il colore è uniforme, anzi presenta spesso delle chiazze e macchie più scure. È molto facile vedere, inoltre, dei residui di roccia madre.  La qualità di una turchese si giudica infatti da colore, texture e assenza di roccia madre.
Il colore blu è dato dalla presenza, nel minerale, di rame, mentre invece tracce di ferro la fanno apparire più verde, abbassando notevolmente il suo valore.
Il colore può subire delle alterazioni col tempo, a seconda degli agenti esterni con cui la gemma può entrare in contatto, essa può in scurirsi, sbiadire o addirittura diventare verde!
Il cambio graduale di colore è causato soprattutto dalla sua porosità, che può anche influenzarne la durabilità. La sua durezza sulla scala di Mohs è da 5 a 6, può essere quindi indossata giornalmente, ma con cautela.
Vedere tracce di matrice sulle turchesi è praticamente inevitabile, per questo i tagliatori cercano sempre di finire la pietra affinché esse siano  visibili al minimo.
La turchese non è una gemma rara, ma è molto difficile trovarne di alta qualità (le quali detengono sul mercato dei prezzi con cifre da record). È molto comune l’utilizzo di trattamenti che servono non soltanto ad aumentarne la bellezza, e quindi la vendibilità, ma anche la resistenza agli agenti esterni.
Il trattamento più usato è quello dell’impregnamento con la cera. Essa va a sigillare tutti i pori e la isola dal contatto con la pelle, profumi e acqua; rendendola liscia e lucida. In ogni caso, se possedete dei gioielli in turchese, prestate molta cura quando la indossate, il contatto col sudore o con cosmetici potrebbe rovinarle in maniera irreversibile.
Gemme dal colore poco deciso vengono invece impregnate con del colorante, ma questa tecnica è in realtà poco usata perché il risultato è poco naturale e non duraturo.


La prima risorsa storica di Turchese è quella dell’area vicino al Sinai e dell’antica Persia. Oggi le miniere più importanti sono quelle a sud-ovest degli Stati Uniti e della Cina, da dove provengono gli esemplari di qualità migliore.


Come ogni gemma che si rispetti, anche la turchese ha i suoi sintetici e le imitazioni. Abbiamo detto che di turchese ne è pieno il mercato, ma non di esemplari di alta qualità, è per questo che negli anni 80’ è stata creata la Turchese sintetica Gilson. È prodotta tramite un metodo ceramico ed ha un aspetto molto artificiale, in realtà non è per niente comune trovarla sul mercato. Quelle che invece sono molto comuni sono le imitazioni, sia naturali che sintetiche. Le gemme naturali che più rassomigliano alla turchese sono: variscite, howlite colorata artificialmente e la crisocolla. Tra i sintetici più usati ci sono vetro e plastica.
howlite colorata
Variscite
crisocolla









martedì 15 gennaio 2013

Lapislazzuli


L’uomo conosce e utilizza il Lapislazzuli da quasi 7000 anni. Ne sono state trovate tracce in siti archeologici egiziani, greci, romani e arabi. È una pietra facile da lavorare, non è utilizzata solo in gioielleria, è anche intagliata, scolpita, usata per mosaici e lavorata per utilizzarne i blu pigmenti per make up e pittura.

amuleto egiziano
Nella cultura egizia questa pietra ha una forte connessione con la religione, archeologi hanno trovato moltissimi amuleti e talismani creati in Lapis.
affresco basilica S. Francesco in Assisi
Il blu intenso che la contraddistingue la rende una delle protagonista della pittura religiosa in Italia e Europa. I bellissimi affreschi del Giotto nella Basilica di S. Francesco in Assisi mostrano un cielo in blu cobalto creato proprio con pigmenti di Lapis.  Fanno un certo effetto soprattutto se considerate che a quell'epoca questa pietra era molto costosa e proveniva da un'unica risorsa: Afghanistan.




Lazurite
Il lapislazzuli non è una gemma ma una roccia, il che significa che è un aggregato di diversi minerali: Lazurite  Calcite e Pirite;  più altri minerali di minore importanza. La qualità della pietra si determina dalla percentuale di questi tre; per esempio, se la calcite è troppo visibile nella pietra, essa sembrerà biancastra e meno desiderabile.
Pirite
Calcite






     

La presenza di scaglie di pirite la impreziosiscono, facendola rassomigliare ad un cielo pieno di stelle, ecco perché in passato è stata sempre associata nelle cure di cristalloterapia perché infonde una sensazione di calma e pace. Re e regine la possedevano come simbolo di potere: essa era vista come un pezzo di cielo che gli dei avevano donato agli uomini.
Il colore migliore è il blu violaceo con qualche scaglia di pirite e nessuna traccia visibile di calcite. Troppa calcite o pirite può abbassare la sua qualità e la fa apparire verdastra e di poco valore. La sua durezza è di 5-6 sulla scala di Mohs.
Si può trovare in diverse tonalità di blu, esse dipendono dagli altri minerali che formano l’aggregato.
Non sono tantissime le miniere di Lapis: la migliore qualità si trova in Afghanistan, la risorsa più antica, ma se ne trovano pure in Cile e Russia.

Poiché i lapis della migliore qualità sono ben prezzati sul mercato, i trattamenti per aumentarne la bellezza sono molto frequenti ma non molto stabili, il che fa ridurre il valore delle gemme trattate a favore di quelle non trattate. La più usata è la tintura blu, che copre le eventuali presenze di calcite, ma che è facile da rimuovere con dell’acetone. Di solito dopo la tintura la pietra è impregnata con della cera, per proteggerla e farla apparire più lucida.
Gilson


Imitazioni di lapislazzuli sono tanti e vecchi quasi come lo stesso Lapis. Vetro, plastica e ceramica sono molo comuni nel mercato, sono sintetici e economici. Un altro materiale sintetico creato apposta per imitare il lapis è il Gilson, detto anche Lapis Svizzero, che ad una prima vista assomiglia proprio all’originale, ma in effetti è molto poroso, la sua durezza è 3 e la superficie è opaca. Il colore è perfettamente omogenee le scaglie di pirite sono ben distribuite. Altri sostituti sono il calcedonio e la sodalite.

mercoledì 5 dicembre 2012

cos'è lo Zircone? Zircone VS Cubic Zirconia

cos'è quella pietra trasparente e brillante che viene montata nella maggior parte dei gioielli di bigiotteria e in molti gioielli in oro?
il termine che di solito viene utilizzato sia dai venditori che dagli acquirenti è "Zircone".


niente di più sbagliato!!!
questo termine genera errore e confusione perchè non solo esso ha un suo nome proprio specifico, ma anche perchè lo "Zircone" è una gemma naturale che poco a che vedere con questo cristallo.

il nome specifico di questa pietra è Cubic Zirconia. essa  è una pietra completamente artificiale, è stata creata in laboratorio e non ha nessuna caratteristica simile a nessun altra pietra naturale.

è stato creato le prime volte il laboratorio verso la fine del '800 ma ha cominciato ad essere prodotto attorno agli anni '60.

è possibile produrre cristalli di CZ di tutte le dimensioni e di tutti i colori, la varietà trasparente è quella più usata perchè rassomiglia molto al diamante, ed essendo di gran lunga più economico lo sostituisce negli articoli di gioielleria che possono essere di più alla portata di tutti.

gli elementi a favore di questa pietra sono: 

  • limpidezza, essendo creata in laboratorio non ha inclusioni interne che ne possano inquinare la bellezza.
  • se tagliato con un taglio brillante, riflette la luce in maniera molto simile al diamante naturale.
  • prezzo, il costo di produzione è basso. chiunque può permettersi un gioiello in CZ.
  • resistenza, rispetto allo Zircone naturale, al vetro, e ad altre gemme trasparenti che imitano il diamante ha una durezza abbastanza alta (8,5 Mohs scale), che lo fa resistere abbastanza bene a graffi e urti.
di contro abbiamo:
  • è una pietra resistente ma non può durare per sempre. la sua resistenza può essere limitata dall'usura di un uso quotidiano. il diamante naturale è il simbolo per eccellenza dell'amore perchè mantiene la sua bellezza per sempre; un CZ indossato ogni giorno è più soggetto a urti e graffi e col passare del tempo può sfaldarsi lungo la congiunzione delle faccette e diventare di aspetto più opaco.
  • anche se la sua brillantezza è molto bella, e simile a quella del diamante naturale, messo a confronto anche un occhio poco esperto può notare e percepire un aspetto un po' artificioso, anche se non sa spiegarsi il motivo.
  • di certo un CZ non è il regalo indicato se volete donare qualcosa di unico. un diamante è un pezzo di storia creato da madre natura e che al suo interno ha delle caratteristiche uniche che raccontano un pò di passato; il CZ è creato in serie e di pezzi uguali ce ne sono miliardi , tutti identici.

Zircone
torniamo allo Zircone naturale.
al giorno d'oggi è un po' improbabile che venga esposto nelle gioiellerie, ma in passato è stato uno dei protagonisti più importanti dei gioielli che volessero imitare i più costosi, montati con diamanti veri.

nasce in tantissimi colori naturali, ma quelli più richiesti erano in azzurro e trasparente (che meglio imitava i brillanti).

non ha particolari inclusioni visibili ad occhio nudo. Non è molto dura, sulla scala di Mohs ha una durezza di 6.5 - 7.5, il che richiede una particolare cura e attenzione nel maneggiarla. 



ma se abbiamo davanti un gioiello e non siamo sicuri della pietra che vi è incastonata, come è possibile capire se è uno Zircone o CZ o Diamante?
bene, oserviamo la nostra pietra, dopo averla accuratamente pulita con acqua tiepida e sapone neutro:
Zircone
  1. controlliamo in diverse direzioni, lo Zircone è una gemma birifrangente, quindi il rflesso delle linee delle faccette e le eventuali inclusioni appariranno sdoppiate. CZ e Diamante sono monorifrangenti.
  2. verifichiamo se la superficie della gemme e le linee di congiunzione delle faccette sono ancora perfette o se presentano graffi, usure e abrasioni; il diamante è la gemma naturale più dura del mondo, è molto improbable che venga graffiata da altri materiali, Zircone e CZ sono relativamente teneri e quindi più predisposti ad usura.
  3. cercate  inclusioni  e impurità, esse sono tipiche delle gemme naturali e ogni gemma ha le sue caratteristiche peculiari e delle sue specifiche inclusioni.
  4. se la pietra è smontata pesatela, il peso specifico del CZ è molto più alto di quello del diamante, su delle tabelle è possibile controllare a quale peso corrisponde un determinato diametro della pietra, quindi ad un confronto è molto facile soprire che gemma abbiamo davanti.
  5. provate a mettere a testa in giù la pietra su un giornale, se vi leggete facilmente attraverso avete davanti un CZ. il Diamante non lo permette.
  6. un test che non è possibile fare a casa è quello della conducibilità termica; molte gioielleria hanno adottato da tempo l'utilizzo del diamond tester, un dispositivo che testa la conducibilità termica delle gemme ed è tarato per risultare positivo solo con i diamanti.



Cubic Zirconia
Se vi accingete ad acquistare un gioiello e volete essere sicuri sulle pietre che ivi sono montate. chiedete chiarezza al rivenditore ed eventualmente fatevi firmare una garanzia di autenticità, state attenti se il negoziante usa impropriamente il termine Zircone per riferirsi al sintetico Cubic Zirconia, magari lo farà ingenuamente per consuetudine, ma questo errore causa incoprensioni e confusione sui clienti.


Se invece è vostro intento acquistare un gioiello con diamanti, quando le pietre sono superiori ai 0,30ct vi consiglio di richiedere di far accompagnare l'oggetto da un certificato redatto da un laboratorio gemmologico indipendente che ve ne garentisce la qualità.

domenica 4 novembre 2012

Tormalina


Molto probabilmente, la tormalina è stata usata per secoli in gioielleria perché confusa con altre gemme preziose. Per esempio, nel 15° sec in Brasile è stato scoperto un deposito di tormaline verdi che i portoghesi credevano essere smeraldo.

Fortunatamente nel tardo 18° secolo la tormalina ha trovato una sua identità  grazie al lavoro di gemmologi che hanno scritto delle proprietà di questa gemma.
Il nome proviene dal Singalese “toramalli”, che significa gemme miste.
Si forma in tantissimi colori, anzi ha la più grande varietà di colori di tutte le gemme naturali. Ha molte tonalità di circa tutte le tinte. E molto spesso presenta colori che sono praticamente impossibili da trovare in altre gemme naturali.


Alcuni colori hanno un loro nome commerciale proprio:
Rubellite


Rubellite: in toni che vanno dal rosa al rosso porpora, come il rubino.

Paraiba
Paraiba: prende il nome dalla miniera dove è trovato, il colore è un azzurro violaceo molto acceso.




Tormalina Cocomero


Tormalina cocomero: tormalina bicolore, rosa al centro e verde nei bordi.
Indicolite
Indicolite: dal colore blu-violaceo.
Tormalina policroma: presenta più di un colore, con differenti combinazioni, i più comuni sono rosa e verde. Queste concentrazioni cromatiche avvengono quando gli elementi chimici che causano il colore cambiano durante la formazione del cristallo.
Di solito il cristallo presenta una forma allungata, il che spinge i tagliatori a preferire sempre dei tagli allungati. La forma più comune è quella rettangolare.
Pleocroismo visibile al dicroscopio
Quando il cristallo viene trovato in perfette condizioni e naturalmente ben formato, non viene tagliato, per i collezionisti avrà più valore di una gemma finita.
La tormalina è un minerale pleocroico: il che significa che cambiando l’angolazione in cui viene vista, il colore appare diverso, di solito un colore è qualche tono più scuro dell’altro.
I tagliatori devono prestare molta attenzione al pleocroismo, a lavoro finito la gemma deve presentare il suo colore migliore dalla visione frontale.
probabilmente il brasile è il principale produttore di tormaline del mondo. Uno dei suoi prodotti è la rubellite, il nome commerciale della tormalina rosso-rosa.
Nel 1989, una tormalina dal raro colore azzurro è stata trovata nello stato di Paraiba, il colore era  così raro e piacevole che divenne subito la gemma più apprezzata sul mercato.
Cromo Tormalina
Quando l’elemento chimico che causa il colore della tormalina è il cromo, la gemma è chiamata cromo tormalina. Il colore di questi cristalli varia dal verde bluastro al verde giallastro. Come per la paraiba, anche questa varietà è relativamente nuova sul mercato,  ha cominciato ad apparire le prime volte alla fine degli anni 60.
cat's eye 
Se la pietra ha delle inclusioni ad ago ed è tagliata appropriatamente, la gemma può mostrare il fenomeno del gatteggiamento: le inclusioni riflettono la luce come una linea luminosa che ricorda l’occhio di un gatto.
I due trattamenti più usati sulla tormalina sono riscaldamento e irradiamento. Non sono mai usati per cambiare il colore della gemma, ma di solito solo per migliorare e risaltare il colore originale. Per esempio, molte paraiba sono trattate per rimuovere i sottotoni grigi e far emergere un azzurro spettacolare. Di solito questi trattamenti sono stabili e non rilevabili.
La tormalina è un materiale piezoelettrico come il quarzo, è possibile trovare i suoi cristalli nei materiali che compongono accendini, piastre per capelli o orologi.

lunedì 1 ottobre 2012

Topazio


Topazio

Sin dall’antichità il topazio ha fatto parte di molte culture per il mondo, anche con diversi significati.




cristallo di topazio
Gli antichi greci credevano che indossarlo potesse rendere più forti. Durante l’era rinascimentale si credeva potesse rompere malefici e incantesimi, e in India, per secoli, la pietra è stata indossata vicino al cuore affinché essa potesse donare una lunga vita.
Negli stati uniti è la pietra del mese di Novembre assieme al Citrino, e viene usata come talismano per il segno zodiacale del sagittario.
Alcune ricerche fanno risalire l’origine del nome al termine sanscrito “tupaz” che significa fuoco; altri studiosi, invece, credono che esso risalga dall’antico nome dell’isola di san Giovanni nel mar Rosso, un tempo chiamata Topazios, nella quale c’era una grande abbondanza di una varietà di olivina, per molto tempo confusa col Topazio.

Topazio Imperiale
Topazio Sherry
Da sempre il topazio è stato associato col colore giallo, di conseguenza tutte le gemme gialle erano topazi. Oggi, però, sappiamo che essa può formarsi in un ampia gamma di colori naturali tra i quali rosa, rosso, arancione, giallo, viola, verde e blu, e può essere anche trasparente.
Quando la gemma viene trovata colore arancio-pesca viene comunemente chiamata topazio Imperiale.
Ma se il suo colore è tra il giallo e l’arancione è chiamata topazio prezioso
Nelle tonalità del giallo marroncino è chiamato topazio sherry, come il nome del liquore.


topazio azzurro
Il cristallo del topazio si presenta in una forma allungata, ecco il motivo per cui molto spesso viene tagliata ad ovale, goccia o taglio smeraldo. Alcuni colori sono disponibili sempre negli stessi tagli, ma ci possono essere delle differenze nelle dimensioni da colore a colore.
È facile che venga trovato di color trasparente, ma dei trattamenti posso portarlo al colore azzurro. Le gemme azzurre naturali sono molto rare. A partire dagli anni ’70  l’utilizzo di questi trattamenti a portato sul mercato un ampia quantità di gemme dal colore uniforme, che esaudiva la domanda dei gioiellieri.

Il trattamento più utilizzato è il riscaldamento, da solo o in combinazione con l’irradiamento.


Di solito, gemme gialle vengono riscaldate per ottenere il colore rosa, e quelle trasparenti vengono riscaldate e irradiate per avere una bella tonalità azzurra.
Ovviamente il colore finale dipende sempre dal livello di tonalità e saturazione del colore originario.
Sulla scala di Mohs la sua durezza è 8, perfetta per della gioielleria che può essere indossata ogni giorno. Ma state attenti lo stesso, anche se è una gemma dura, la sua tenacità è bassa, potrebbe sfaldarsi alla sua base.

La miniera più importante al mondo è quella in Brasile, nell’area di Ouro Preto. Dal medioevo sino al XIX sec, il prezzo per il topazio era abbastanza alto, finche non vennero scoperte le miniere in Brasile.
Altre miniere sono in Pakistan e Sri Lanka.
Il cristallo di topazio può formarsi anche in dimensioni notevoli, due esempi famosi sono esposti a New York (di 300kg) e uno a Firenze (150kg).
Molto spesso viene confuso con il citrino e il quarzo Fumè, dei sostituti molto economici, il colore è molto simile ma il topazio ha un sottotono molto più caldo. Poiché molto spesso viene scambiato per i suoi sostituti, molta gente rimane sorpresa di vedere un topazio venduto a prezzi costosi, il Citrino è talmente comune che è molto facile trovare una bella pietra di grandi dimensioni con un budget ridotto, il topazio è di gran lunga più raro.

È importante sapere che il topazio può cambiare colore con l’aumentare della temperatura e con l’esposizione a radiazioni, ma non vi preoccupate di indossare i vostri gioielli in estate, il calore dovrebbe superare i 400°C per potere vedere qualche cambiamento. Ma se in ogni caso volete riavere indietro il colore originale, basta esporre la pietra ai raggi UV.
topazio trattato
È un po’ improbabile trovare sul mercato un topazio sintetico, in alcuni laboratori sono stati creati alcuni esemplari ma solo per motivi di ricerca; in realtà è molto più comune che venga sostituito con altre gemme naturali e più economiche come quarzo, spinello, ma anche vetro,spinello sintetico e zaffiro sintetico.