Una gemma che per
millenni ha acquisito un grande significato culturale soprattutto in Asia.
È da sempre stata fonte di
ispirazione non soltanto per artefatti artistici o ornamentali, ma anche a
livello religioso e spirituale. In Asia, ma soprattutto in Cina, la giada ha
avuto una lunga tradizione, sia nella creazioni di artefatti artistici che
nell’utilizzo di armi. Archeologi hanno trovato manufatti in giada antichi fino
a 7000 anni fa.
Di solito quando la giada viene
nominata si pensa subito ad una pietra verde, quello che non tutti sanno è che
il termine “giada” viene usato genericamente per indicare due tipi distinti di
minerali: Giadeite e Nefrite. Sono molto diversi tra loro, ma entrambi teneri
abbastanza per essere lavorati con facilità e allo stesso tempo molto tenaci,
cioè resistenti agli urti.
A livello chimico giadeite e
nefrite sono molto diverse, appartengono a due distinte specie minerali.
La giadeite ha un valore
commerciale di gran lungo più alto. I tre fattori più importanti che incidono
sul suo valore sono: colore, trasparenza e struttura.
Anche se tutti associano la giada
al colore verde, in realtà essa può presentarsi naturalmente in diversi colori,
giallo rosso arancione bianco marrone grigio nero e lavanda, che tra questi è
il più popolare. Ovviamente il colore verde è quello con la più alta richiesta
sul mercato, e quello più apprezzato è un verde intenso senza discromie grigie
e ben uniforme, noto come verde imperiale, ma è molto raro.
Il colore verde è dato dalla
presenza del cromo, lo stesso elemento che causa il verde degli smeraldi.
Di solito la giadeite nera viene
scolpita e intagliata, ma dagli anni 2000 le giade nere del Guatemala hanno
cominciato ad essere utilizzate anche su gioielli.
Giadeite Arancione |
Giada Imperiale Verde |
Giada Bianca |
Giada Nera |
Giada Lavanda |
In base alla sua qualità, la
trasparenza della giada varia da semitrasparente (quella più desiderata) ad opaca.
La sua struttura può variare
dalla più fine alla più grossolana ed è causata dalla sua struttura
cristallina, la quale contribuisce pure alla sua eccezionale tenacità. Ed è
proprio per questo che molto spesso viene intagliata come braccali o anelli in pezzi
unici, altre gemme difficilmente si prestano a questi tipi di lavorazione.
bracciale in giada |
È molto comune l’uso di
trattamenti per aumentare la bellezza della giadeite: quello più comune è il
rivestimento in cera per rendere la superficie più lucida e riempire le eventuali
venature. Gli altri trattamenti consistono nello sbianca mento o colorazione
della giadeite per rendere il colore più uniforme e di una tonalità più
desiderata sul mercato.
Le principali risorse di giadeite
si trovano in diverse parti del mondo: la qualità più bella proviene dallo
stato del Myanmar; il Guatemala è oggi un importante risorsa di giadeite nera,
e poi Russia e California.
La Nefrite viene comunemente
chiamata giada, proprio come la giadeite, ma a parte essere due minerali
completamente diversi, essa è molto più comune e quindi ha dei costi
relativamente inferiori. Ha dei colori un po’ meno affascinanti rispetto alla
giadeite, di solito sono anche più scuri, meno uniformi e con bassa
saturazione.
Nefrite grezza |
È molto più raro vedere la nefrite nelle gioiellerie, è più facile
che essa venga utilizzata per sculture ed oggetti intagliati per uso comune.
Anche in questo caso le risorse
di nefrite sono diverse nel mondo, le più importanti sono Cina, Canada e Nuova
Zelanda.
Serpentino scolpito |
State attenti, poiché gemma molto
richiesta, è molto facile che venga sostituita con altre pietre simulanti, che
magari hanno un colore molto simile all’originale, ma oltre a questo non
possiede nessun altra qualità della giada. I più comuni in gioielleria sono il
crisoprasio (varietà del calcedonio) e il granato verde; mentre invece
nell’intaglio è abbastanza popolare il Serpentino, detto anche “giada coreana”.